Privacy e ZTL: il Garante sanziona il Nuovo Circondario Imolese

Anche i sistemi automatici per il controllo delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) devono rispettare le norme sulla privacy. Ciò significa garantire chiarezza e trasparenza, ad esempio:

  • Posizionare cartelli informativi ben visibili;

  • Pubblicare online informative dettagliate sulla protezione dei dati personali.

Lo ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento n. 168 del 27 marzo 2025, sanzionando il Nuovo Circondario Imolese per alcune gravi mancanze.


Le violazioni rilevate

Il caso riguarda il sistema di controllo accessi alla ZTL di Imola, gestito dall’Unione dei comuni del circondario. Per oltre un anno:

  • I cartelli indicavano erroneamente il Comune (e non l’Unione) come titolare del trattamento dei dati;

  • Sul sito istituzionale mancava l’informativa completa prevista dall’art. 13 del GDPR.

Secondo il Garante, non è stato contestato l’uso del sistema automatico in sé — considerato lecito perché limitato alla semplice rilevazione delle targhe — ma la mancanza di trasparenza e la scorretta identificazione del titolare del trattamento.


Le conseguenze

Per la violazione degli articoli 5, 12 e 13 del GDPR, è stata applicata una sanzione amministrativa.


DPIA non sempre obbligatoria

Il provvedimento chiarisce un aspetto importante per i comuni:

non è sempre obbligatorio redigere una DPIA (Valutazione d’Impatto sulla Privacy) per i varchi ZTL.

L’obbligo si applica solo se il sistema comporta rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati.
Questa interpretazione rappresenta una semplificazione importante per molti enti locali, spesso incerti sull’obbligatorietà della DPIA per sistemi di controllo ordinari.


Il precedente: il caso Portici

Il chiarimento arriva a pochi mesi da un altro caso emblematico:
il Comune di Portici è stato sanzionato il 12 dicembre 2024 con il provvedimento n. 766 per non aver effettuato una DPIA prima di attivare un sistema automatizzato per il controllo del passaggio con semaforo rosso, giudicato molto più invasivo.

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